... io qui tu la bicchieri vuoti, vestiti cicche sopra il pavimento... maledizione che confusione che giorno e devo aver perso il conto.... io qui tu la a guardare il
il vento rilegge il mio giornale e domani uscire di nuovo farmi una faccia allegra per il prossimo Carnevale un chiarore freddo come un rasoio per
e ti domandi certo chi sei tu sei tu che spingi avanti il cuore ed il lavoro duro di essere uomo e non sapere cosa sara il futuro sei tu nel tempo
in mezzo al cielo e sentirai la strada far battere il tuo cuore vedrai piu amore, vedrai io troppo piccolo tra tutta questa gente che c'e al mondo
te c'e qui la tua assenza ormai che amo come te e com'e sempre tardi per amare e l'amore e la pena da scontare per non volere stare soli e meglio
non ho dato tanto non so forse no io ad un figlio ho dato un po' di casa e il nome e un sorriso prestando il viso ed un cognome il bello e il brutto
capricci che faro ogni cosa basta che sia tua con il cuore a pezzi cerchero ma cosa S stato di quel tempo che sfidava il vento che faceva fremere gridare contro il
un po' per caso tra le tue smorfie e le mie dita dentro il naso noi due inciampammo contro un bacio all'improvviso e troppo bello per essere vero per
accoccolati ad ascoltare il mare quanto tempo siamo stati senza fiatare seguire il tuo profilo con un dito mentre il vento accarezzava piano il
il mondo Tu sei in cima e in fondo tu per prima tu e niente piu niente come prima.. Tu sarai per sempre il mio peccato originale in questa corsa per
mi sento disadorno Per il mondo a galla o in volo a palla o a fondo in mezzo al mondo tra tanti o solo avanti o sempre in tondo fuori dal mondo al centro
tuo fianco chi grida il nome tuo chi ti accarezza stanco tu come stai? tu come stai? tu come stai? tu come stai? non e cambiato niente no il vento
il cuore avrai una sedia per posarti ore vuote come uova di cioccolato ed un amico che ti avra deluso tradito ingannato avrai avrai avrai il tuo
dentro il tuo palteot un tizio legge attento le istruzioni sul distributore del caffe e un bambino che si tuffa dentro a un bigne e l'orologio contro il
noi... io qui tu la bicchieri vuoti, vestiti cicche sopra il pavimento... maledizione che confusione che giorno e devo aver perso il conto.... io qui tu la a guardare il
donna non ho dato tanto non so forse no io ad un figlio ho dato un po' di casa e il nome e un sorriso prestando il viso ed un cognome il bello e il